Ad oggi, noi tutti, accendendo la TV sappiamo riconoscere una prestazione di alto livello da una di livello scarso; sappiamo riconoscere se la nostra squadra del cuore sta dando il meglio, in campo, oppure sta giocando mediocremente.
Perché una squadra di calcio forte non gioca “sempre” bene? Perche non riesce a mantenere sempre alto il livello della sua perfomance?
Alcuni personaggi sanno, o dicono di sapere, quale sia l’”X-Factor” che garantisce prestazione di successo ma la domanda è: come si può ottenere, una performance di successo, esattamente nel momento desiderato?
'Avere successo non è fortuna, è una scelta' E. Chelini
Iniziamo proprio da qua, chiediti: In questo momento, sto dando il massimo di me stesso?
Ti stupirà sapere che inconsciamente ogni nostra azione, ogni pensiero che facciamo ad ogni ora del giorno, tutte le decisioni che prendiamo quotidianamente sono un atto di performance.
Pensa ad un atleta come per es. un pugile che giornalmente si allena al limite delle sue capacità, affinando la tecnica, i riflessi e la sua concentrazione per essere sempre più reattivo e preparato per il prossimo match.
Arriva il giorno, entra nel ring e… vince! La performance del pugile è stata talmente buona che l’avversario non ha potuto far altro che soccombere davanti al nostro eroe. Bene.
Fin qua tutto appare regolare e la vittoria è giustamente da considerarsi come la somma di tutti gli sforzi fatti durante gli allenamenti, in preparazione del match.
'Se nn dai il meglio di te, troveranno meglio di te' Al Pacino
In previsione del prossimo match, il nostro pugile ovviamente ripeterà le stesse modalità di allenamento utilizzate in precedenza che gli hanno garantito una vittoria schiacciante ma questa volta la sua performance è bassa e… perde inesorabilmente.
Stavolta la somma di tutti gli sforzi fatti in allenamento non ha portato al risultato sperato.
Cos’è successo? Perché stavolta la sua performance, pur applicando la stessa tipologia di allenamento, non ha prodotto gli stessi risultati?
Bene, potremmo dire che l’avversario è stato più abile, più determinato, con una preparazione migliore ma la verità è che questo essere “più abile” si può tradurre semplicemente nel fatto che la sua performance è stata, semplicemente, più efficace.
Il mondo dello sport e i contesti aziendali vanno spesso di pari passo.
L’esempio del Boxer è facilmente riscontrabile in tutti quei Top Manager aziendali che devono garantire a sé stessi, agli altri e al mondo, performance brillanti, di successo.
Perché, sempre più spesso, imprenditori, con linee decisionali chiare, di successo e brillanti manager, nell’arco di poco tempo, riducono la loro produttività creando un circolo vizioso che fa cadere a picco, il più delle volte, intere aziende o organizzazioni?.
In questi casi, la modalità comune per risolvere la situazione è la ricerca della causa, del colpevole, o di ciò che è accaduto. Questo ristabilisce automaticamente una performance elevata? Una maggiore produttività? tornare ad essere al Top?
La risposta è NO!
E’ noto ormai da tempo che grandi atleti e i top manager delle migliori aziende usano tecniche di respirazione, yoga, meditazione, ipnosi, etc. per migliorare la propria performance, ma purtroppo non esiste un modello ripetitibile, predittivo ed efficace che produca risultati concreti ed efficienti esattamente nel momento che vogliamo.
La verità è che se si vuole vincere, dobbiamo cambiare la nostra mente, il successo è una scelta. Tutti i grandi campioni sanno che il gioco mentale è la chiave, ed è il potere più grande. La verità è che l’unica costante al mondo è il cambiamento. Scegliete di dare tutto al vostro Team, alla vostra azienda, a voi stessi; scegliete di sentirvi campioni. “Parliamo, mangiamo, beviamo, pensiamo come campioni e diventeremo inarrestabili”.
La terapia strategica è unica in questo e, facendo leva sulla costante del cambiamento, intrinseco in ogni uomo, garantirà alte prestazioni in ambito sportivo, aziendale, manageriale.
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Dott. Enrico Chelini
