Ossessioni e compulsioni

Il Disturbo Ossessivo si manifesta sottoforma di pensieri intrusivi, parole, frasi o immagini che, inaspettatamente, si fanno strada nella mente della persona e, seppur quest’ultima, cerchi di combatterli, essi si fanno sempre più forti e presenti.

Chi soffre del disturbo ossessivo viene distratto dalle normali attività quotidiane, l’ossessione è talmente alta che non posso fare, devo solo pensare. La ripetizione ossessiva di parole, formule, o azioni crea una sorta di labirinto mentale dalla quale la persona non riesce più ad uscire.

'Non poter fare a meno di qualcosa significa che non la possediamo, ma che ne siamo posseduti' E. Secci

Sulla base di una paura, la persona mette in atto una serie di comportamenti rivolti ad attenuare questo stato d’animo al fine di sfuggirvi completamente. Purtroppo questa è solo una mera convinzione.

Molto spesso pur di stare tranquilli tendiamo a mettere in pratica delle azioni che in passato sono state ricollegate a dei successi come per esempio un determinato abito, un portafortuna, una preghiera, una serie di azioni.

Purtroppo ciò che ha funzionato in passato non dà la certezza che funzioni anche nel presente quindi molto spesso tendiamo a rifare meglio e più ossessivamente quelle cose in cui crediamo solo per il gusto di credere in un beneficio o per evitare di avere paura.

Con il passare del tempo questi comportamenti ripetuti possono strutturare dei veri e propri rituali (compulsioni) a cui la persona non può rinunciare se vuole vivere senza che niente di brutto le accada.


'C’è soltanto un modo per liberarsi da un desiderio divenuto ormai ossessionante: soddisfarlo' G.S.

Questi rituali possono essere strambi, magici, bizzarri, con una propria logica e si suddividono in:

Riparatori: servono a riparare qualcosa che è accaduto.

I rituali riparatori sono per esempio: controllare di avere chiuso il gas prima di uscire per evitare che la casa scoppi; lavarsi le mani dopo aver toccato qualcosa ritenuto sporco per evitare di contaminare determinati spazi; ripetere una formula mentale dopo aver compiuto un’azione ritenuta punibile per espiare le proprie colpe.

Preventivi: servono ad evitare che accada qualcosa di cui si ha paura.

I rituali preventivi sono per esempio: fare la doccia prima di andare a letto tutte le sere perché il letto non si contamini; controllare che tutte le porte siano chiuse prima di andare a letto; ordinare la propria casa in modo che nulla sfugga al proprio controllo.

Propiziatori: servono a propiziare la buona riuscita di una cosa desiderata.

In questo caso i rituali possono essere: indossare una specifica maglia per affrontare situazioni particolari al costo di evitarle; ripetere formule mentali specifiche per la buona riuscita; salire le scale iniziando con il piede destro e scenderle con il piede sinistro;

Preventivi-Riparatori: si riferiscono in genere alla paura dello sporco per cui la persona non solo deve pulire qualcosa dopo che si è sporcata ma deve mettere in atto una serie di precauzioni per far sì che ciò che è stato pulito non venga di nuovo contaminato dallo sporco.

Alcuni dei comportamenti sopradescritti, esauriscono solo una minima parte di quello che in realtà è il Disturbo Ossessivo Compulsivo.

L’intervento strategico sarà diretto, tramite la costruzione di un contro rituale, a soverchiare il rituale stesso offrendo alla persona che soffre di tale disturbo ad uscire dalla perversa ripetizione di tali rituali nell’arco di poche sedute.

 


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