Paura di prendere aereo o ascensore

La paura dell’aereo o dell'ascensore sono riconducibili al problema della claustrofobia. La paura di questi due "mostri" porta il soggetto a concentrarsi su alcune sensazioni come, ad esempio, il battito cardiaco o il respiro nel tentativo di mantenere il controllo ma purtroppo ancora una volta è proprio il tentativo di controllo a fare in modo che il soggetto perda totalmente il controllo sulle proprie reazioni psicofisiologiche.

'La paura è la camera oscura dove si sviluppa il negativo' E. Chelini

Spesso i pazienti con questo tipo di problema arrivano in terapia lamentandosi di non riuscire più a prendere l’ascensore o di non poter viaggiare per paura dell'aereo.

“Mi sento soffocare”; “ho paura che non mi lasci uscire”; “da piccolo sono rimasto chiuso dentro per ore”; “come mi avvicino, sento che l’ansia aumenta”; “ormai lo evito a prescindere”; “non vado più a cena da mie amiche carissime perché, stando all’ultimo piano, non ce la faccio a fare le scale quindi racconto una bugia ed evito”. Queste sono le frasi tipiche che caratterizzano i pazienti con questo tipo di problema.

Paradossalmente ancora una volta, è proprio quello che facciamo per cercare di stare meglio che, in realtà, complica il nostro problema alimentandolo.

Se evito continuamente di prendere l’ascensore o l'aereo per paura che mi possa succedere qualcosa, automaticamente creerò in me la credenza che effettivamente entrambi siano pericolosi quindi “devo” necessariamente stargli lontano.

Nel corso del tempo la credenza diventerà realtà ed sarà sempre più difficile uscire dalla trappola mentale del “se lo evito, sono al sicuro”.


'O è il male ciò di cui abbiamo paura, o il male è che abbiamo paura' Sant’Agostino

In altre parole, parafrasando James e Lange, “non evitiamo per paura, ma è per paura che evitiamo”.

Nardone et all. (2000) presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo suggeriscono un esercizio interessante. Il lettore provi a concentrarsi sul proprio battito cardiaco per cercare di “regolarizzarlo” a piacimento: quello andrà per conto proprio e con tutta probabilità subirà degli evidenti dirottamenti.

Da ciò possiamo appunto dedurre che, concentrarsi sulle proprie sensazioni aiuta ben poco, anzi, può essere la causa del problema, di quell’escalation che può condurre al panico.

Purtroppo, nella cura delle fobie, il cercare di distrarsi consciamente serve a poco ma, per chi soffre di questo tipo di problema, in forma lieve, è comunque di aiuto anche solo lo stare al telefono, leggere, mandare sms, accendere il lettore mp3 e via dicendo.

In realtà sarebbe sicuramente più proficuo ed efficace cercare di distrarsi in modo inconscio ma ciò equivarrebbe a dire che si sia già distrutta la credenza del “mostro” ascensore e di conseguenza il problema.


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