Fobie, fobie specifiche e zoofobie

Sono immotivate e dalle origini spesso inspiegabili. Eppure secondo diversi studi molti di noi (circa il 15% delle persone per alcuni sondaggi) soffrono di una fobia almeno una volta nella vita. E non tutte sono quelle “classiche” di cui spesso sentiamo parlare, come la claustrofobia (paura degli spazi chiusi) o l’agorafobia (paura degli spazi aperti). Yahoo ha diffuso la lista delle fobie più cercate dagli utenti attraverso il suo motore di ricerca negli ultimi mesi, i risultati ottenuti sono molto curiosi ma che cosa sono le fobie:

'La paura si vince non col coraggio ma con una paura più grande' C. Gragnani

Dal punto di vista “strategico”, l’intervento efficace sui disturbi d’ansia e da panico è basato sul cambiamento della percezione della realtà minacciosa che sia un animale, un comportamento, una minaccia, una paura preventiva. Se si interviene ad un livello unicamente sintomatico, il rischio di ricaduta è elevatissimo se non addirittura certo.

L’approccio strategico focalizza l’attenzione su come il problema funziona e si mantiene nel presente e su quali strategie disfunzionali, chiamate in gergo "tentate soluzioni disfunzionali", vengono messe in atto per affrontarlo.

La persona viene guidata mediante esperienze guidate dal terapeuta a costruire quelle abilità e capacità individuali che permettono di gestire il problema per superarlo efficacemente e definitivamente.

Questo è possibile grazie ad un’analisi attenta, da parte del terapeuta, delle tentate soluzioni disfunzionali ovvero tutti quei comprtamenti adottati dal soggetto per cercare di garantirsi quel minimo di serenità atta a farlo sopravvivere ma che in realtà alimenta e peggiora il problema. Si aiuta la persona a bloccarle le tentate soluzioni fino a sovvertirle per poi renderle funzionali.


'Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui' U. Eco

Vengono fatte sperimentare una serie di concrete esperienze emozionali, adattate al personale sistema “percettivo-reattivo” di ogni individuo e di ogni specifico problema, che porteranno gradatamente all’acquisizione dell’autonomia e della capacità di gestire la realtà.

Ad un cambiamento della percezione segue il cambiamento delle reazioni e successivamente della consapevolezza. Quest’ultima, infatti, giungerà solo ad esperienza fatta, quando sarà inevitabile per il paziente rilevare le capacità e le risorse attivate nel fare qualcosa che fino ad allora sembrava impossibile.

Spesso, le persone con un disturbo fobico possiedono un eccesso di consapevolezza rispetto al loro problema e alle cause dello stesso. Di solito queste persone sanno e hanno capito bene tutto, la loro incapacità sta nel fare effettivamente qualcosa di diverso.

Il presupposto che è alla base di tale metodo è ”conoscere un problema mediante la sua soluzione“, cioè conoscere una realtà attraverso le strategie in grado di cambiarla.

Tornando a yahoo, eccovi le paure più cercate dagli utenti in ordine decrescente:

Agorafobia, Trypofobia (la paura dei buchi), Xenofobia (la paura del diverso), Aracnofobia (paura dei ragni), Coulrofobia (paura dei pagliacci), Acrofobia (paura delle altezze e dei luoghi elevati), Emetofobia (paura di vomitare, cioè di non saper controllare i propri conati), Claustrofobia (la paura dei luoghi chiusi e ristretti), Hydrofobia (paura dell’acqua), Nictofobia (paura del buio).




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